E’ con un sentimento di profonda gratitudine che Futuro rossoblù saluta il Presidente onorario del Bologna Football Club 1909 Giuseppe Gazzoni Frascara, che ci ha lasciato all’età di 84 anni dopo lunga malattia.
Salutiamo e ricordiamo soprattutto un grandissimo Presidente, il secondo più longevo della Storia del Bologna dopo Dall’Ara, avendo guidato e finanziato il Club dal 1993 al 2005.
Per i tifosi meno attempati, quelli nati dopo gli ultimi anni ‘60, troppo giovani per ricordare o avere visto con i loro occhi le vittorie delle due coppe Italia del 1970 e 1974, Gazzoni rappresenta il Presidente che ha fatto sognare e sfiorare il cielo con un dito.
Il Presidente che ha conseguito i risultati sportivi più importanti sul campo dopo il 1974: due volte settimi in campionato nel 1996-97 e 2001-02; tre semifinali di Coppa Italia 1995-96, 1996-97, 1998-99; due partecipazioni alla Coppa Uefa, 1998-99 e 1999-00 con la disputa della semifinale nel 98-99; due partecipazioni alla Coppa Intertoto, 1998 con vittoria finale e 2002.
Gazzoni fu anche il Presidente che portò i Campioni, Campioni che hanno fatto sognare la gente rossoblù accendendone la fantasia, la passione e riportandola numerosa sugli spalti dello Stadio Dall’Ara. Campioni che Gazzoni portò a Bologna mettendo risorse, fantasia, capacità imprenditoriali.
Campioni di livello internazionale rilanciati sulla scena internazionale in grande stile, come Roberto Baggio (partecipò al Mondiale 1998 dopo il rilancio in rossoblù con 22 reti) e Beppe Signori (dodicesimo bomber di sempre della storia rossoblù e primo degli ultimi 40 anni con 84 reti, tra i trascinatori della cavalcata UEFA del 98-99) o speciali per attaccamento alla maglia e qualità umane e calcistiche, entrati nel cuore della gente come Carlo Nervo (417 presenze i rossoblù, terzo nella classifica di sempre), Michele Paramatti, Kennet Andersson, Igor Kolyvanov.
Fu il presidente che portò e gestì allenatori di grande carattere, altrettanto indimenticabili anche loro entrati nella storia e nella mente dei tifosi come Ulivieri e Mazzone.
Grande imprenditore sempre vicino al Bologna sia prima sia dopo l’impegno come azionista di maggioranza.
Uomo coraggioso che denunciò un calcio malato (vicenda Calciopoli) e pagò le conseguenze della battaglia legale.
Presidente, dispiace tantissimo non poterLa salutare e celebrare come avrebbe meritato. Con una cerimonia alla quale avrebbe partecipato tantissima gente, popolani e “milordini”.
Non La scorderemo mai, le saremo sempre grati.
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